Lavori invernali sui bonsai: riposo, cura e preparazione alla crescita

L’inverno è un periodo di silenzio, ma anche di attenzione consapevole. Mentre l’albero riposa, si gettano le basi per una stagione di crescita sana. A dicembre il lavoro si sposta dalla crescita all’osservazione, alla valutazione, alla definizione della struttura e alla protezione. In inverno si prepara ciò che in primavera diventerà visibile. Conifere, latifoglie e azalee richiedono ognuna un approccio specifico in questo periodo.

Di seguito trovi un breve riepilogo dei principali lavori invernali, seguito da una spiegazione più dettagliata delle possibilità per ciascun tipo di albero.

Controllo della struttura e potatura invernale

Durante il periodo senza foglie, la ramificazione è più visibile che in qualsiasi altra stagione. Ora sono possibili leggere correzioni; le potature più decise è meglio rimandarle alla primavera. È consigliabile potare con attenzione aceri e faggi in questa fase, perché in primavera sviluppano una forte pressione di linfa.

Questo è il momento per:

• rimuovere rami deboli o incrociati;
• ridurre le gemme in eccesso;
• ritoccare vecchie ferite di potatura;
• valutare l’equilibrio della struttura dei rami primari e secondari.

Strumenti consigliati: cesoie ben affilate, tronchesi, pinze concave, pinze per nodi, piccole cesoie per gemme.
Meglio rimandare: potature drastiche su specie che tendono a “sanguinare” (come Acer palmatum), a meno che non siano strettamente necessarie.

Filatura e controllo del movimento

Dicembre è un ottimo mese per filare i rami. L’albero è in dormienza ed è meno soggetto a danni. I rami mantengono meglio la forma perché il legno è sottoposto a una minore pressione di linfa. La modellatura e la filatura possono essere eseguite ora; il lavoro sulle radici è meglio rimandarlo all’inizio della primavera.

• il filo aderisce meglio quando la chioma non è troppo fitta – in inverno sulle latifoglie, e sulle conifere con cuscinetti di aghi leggermente diradati;
• i rami si spezzano meno facilmente con una pressione uniforme;
• le correzioni impostate ora spesso rimangono più stabili dopo la primavera.

Materiali consigliati: filo di alluminio e/o di rame, tronchesi per filo, rafia per le piegature più marcate.

Lavorare sul legno morto (jin e shari)

A dicembre si può lavorare molto bene sul legno morto, purché si presti attenzione alle specie che trattengono umidità nei tessuti più teneri.

Cosa è possibile:

• perfezionare jin e shari esistenti;
• rimuovere fibre vecchie;
• apportare piccole correzioni di forma.

Cosa è meglio evitare: lavorare in profondità o in modo aggressivo sul legno vivo – è preferibile farlo nei mesi più caldi, quando l’albero si riprende più rapidamente.

Strumenti consigliati: pinze jin, coltelli da intaglio, piccoli tasselli o mazzuoli in legno, spazzole e, se necessario, utensili da intaglio di precisione.
Post-trattamento: un leggero strato di zolfo di calcio (lime sulphur) nelle giornate asciutte.

Preparazione al rinvaso

La vera stagione del rinvaso è tra febbraio e marzo, ma puoi iniziare a prepararti già ora, così sarai pronto a intervenire non appena la primavera arriverà improvvisamente – e setacciare il substrato è un lavoro invernale piacevole e tranquillo.

• setacciare l’Akadama (per migliorare la struttura);
• miscelare Kiryu e pomice per le conifere;
• selezionare e pulire i vasi;
• tenere pronti rastrelli per radici, spatole e filo.

Irrigazione e concimazione

A dicembre si consuma poca acqua, ma una vigilanza costante è fondamentale:

• non annaffiare finché lo strato superficiale del substrato non è quasi asciutto;
• evitare acqua stagnante nei vasi durante i periodi di gelo;
• nessuna concimazione in questa fase.

Protezione invernale

Il freddo fa bene agli alberi, ma il gelo prolungato può creare problemi, soprattutto nei vasi di piccole dimensioni.

• riporre gli alberi in un luogo riparato durante le gelate notturne;
• utilizzare tessuto non tessuto o velo invernale attorno al vaso, non sopra l’albero;
• nelle giornate di sole, aprire la serra fredda o il tunnel per garantire la ventilazione;
• proteggere soprattutto le radici, non la chioma: la parte aerea spesso è più resistente del contenuto del vaso.

Attrezzatura consigliata: tessuto non tessuto invernale, supporti o sottovasi in legno, cestini o casse per la protezione di gruppi di alberi.

LAVORO INVERNALE PER TIPOLOGIA, IN DETTAGLIO

Conifere: modellare in inverno

Conifere come Pinus, Juniperus e Chamaecyparis sono ideali per i lavori invernali. La legatura e la sagomatura possono essere eseguite molto bene in questo periodo, e i rami secchi possono essere rimossi senza rischi. In questo periodo il flusso di linfa è in gran parte fermo, per cui i rami contengono temporaneamente meno umidità e tensione. Il legno risulta leggermente meno elastico e quindi più capace di mantenere la forma dopo la filatura.
Poiché la crescita degli aghi è ferma, la struttura interna dei rami risulta più evidente: nessun nuovo germoglio che ostacola la vista, ma un’immagine chiara del tronco e della ramificazione. L’inverno è quindi il momento ideale per valutare le proporzioni e definire le linee. I rami morti o indesiderati possono essere rimossi senza problemi, mentre le potature più consistenti è meglio rimandarle alla primavera. I vecchi fili possono essere sostituiti, ma gli interventi più importanti sull’apparato radicale è preferibile eseguirli all’inizio della primavera, quando le radici tornano attive. Nota: durante le gelate intense il legno e gli aghi diventano più fragili e sensibili ai danni. Attendi sempre l’inizio della primavera per il rinvaso, poco prima che aumenti l’attività radicale.
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Alberi a foglia caduca in dormienza: struttura visibile

Il fatto che alberi a foglia caduca come Zelkova, Acer e Fagus perdano le foglie in inverno non è una perdita, ma un’opportunità: concentrando l’energia su tronco e radici, l’albero lascia “aperta” tutta la ramificazione. Struttura, gemme e angoli dei rami sono ora chiaramente visibili, molto più che in estate. L’inverno è quindi il momento ideale per valutare con calma tronco e ramificazione. In specie come aceri e olmi, lo sviluppo delle gemme è ben visibile, permettendoti di pianificare quale crescita dovrà rinforzare la chioma in primavera. Germogli indesiderati, rami incrociati o polloni possono essere rimossi, purché si tratti di piccole correzioni. Evita potature pesanti: in specie come gli aceri, la pressione di linfa all’inizio della primavera può portare a fuoriuscite (“bleeding”) se si pota troppo presto o troppo drasticamente; le correzioni leggere sono di norma sicure. Rimanda sempre il rinvaso a quando le gemme iniziano a gonfiarsi, perché in quel momento le radici riprendono a crescere attivamente e il recupero è ottimale.
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Azalee: progetti per la fioritura di giugno

Le azalee Satsuki sono molto sensibili al momento degli interventi e non richiedono lavori importanti in inverno; è possibile solo una manutenzione leggera, come la rimozione di piccoli rami secchi. Il flusso di linfa è minimo in questa fase, quindi interventi come una potatura forte o il rinvaso indebolirebbero l’albero. Un rinvaso troppo precoce indebolisce le radici e può compromettere la fioritura. Dopo la fioritura, a giugno, è il periodo adatto per potare e rinvasare: l’albero avrà accumulato energia sufficiente e potrà riprendersi in sicurezza.
È anche il momento giusto per valutare la struttura di base e l’equilibrio tra tronco e rami principali. La distribuzione dei rami principali, la formazione delle gemme e il rapporto tra base radicale e tronco sono chiaramente visibili durante la dormienza. Sfrutta l’inverno per studiare l’albero con attenzione e pianificare: come si sviluppano i rami principali, dove sono necessarie correzioni e quali rami potranno essere accorciati a giugno o luglio? Chi pianifica in anticipo osserva già il potenziale di formazione delle gemme e la distribuzione dei rami fioriti, aspetti fondamentali per mantenere una fioritura ricca e colorata e una crescita sana nel tempo. In questo modo sfrutti al meglio il periodo di riposo e arrivi preparato alla fase di lavoro primaverile.
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